Arrabbiarci con chi ci contagia del suo male?

Arrabbiarsi con chi ci contagia del suo male?

arrabbiarci con chi ci contagia del suo male

È difficile non essere arrabbiati con chi ci ha contagiato anche semplicemente di un banale raffreddore.
Come se non sapessimo che il malessere che proviamo dipende esclusivamente dal virus. Su questa linea i nostri pazienti che cominciano ad accorgersi che il loro disagio è stato indotto dai loro genitori rischiano di finire per odiarli. In realtà sono le loro teorie, le loro visioni del mondo, che ci hanno contagiati. Fino a quando non si riesce a fare questa distinzione, anche allontanarsi dai genitori non serve.

Arrabbiarci con chi ci contagia del suo male?

 

Il rapporto sessuale non esiste

Il rapporto sessuale non esiste

il rapporto sessuale non esiste

E’ frequente che delle donne che si scambiano confidenze tra  loro riguardo la propria vita sessuale finiscano per consolarsi nel ritrovarsi in una conclusione comune.
La conclusione consolatoria è: meglio chiudere con la sessualità.
Sono forse, a modo loro, tutte lacaniane? Vale a dire se non c’è rapporto sessuale tanto vale rinunciare all’amore prima possibile.

Il rapporto sessuale non esiste

Masochismo

Masochismo

masochismo

A tutti noi è capitato di sentirci meglio perché ci è arrivata la notizia che qualche amico o qualche conoscente sta poco bene o è ammalato o attraversa una crisi esistenziale.
Facciamo fatica a darci da intendere che sentiamo pena o un genuino dispiacere.
In fondo possiamo cavarcela (nevroticamente) con il detto: “Mal comune mezzo gaudio”. O anche con: “Siamo tutti in una valle di lacrime”.
Freud ci ha insegnato che si tratta del masochismo nella sua funzione ansiolitica di oppio dei popoli.

Tradimento

Tradimento

tradimento

“O lei o me”, ma anche “O lui o me”, sono frasi ben note perché abituati a sentirle pronunciare da adulti in coppia e in momento di crisi. Quello che sorprende è che spesso, nel corso di una cura, si scopra che sono frasi, pensieri, che si sono formulati nei primissimi anni di vita.

Tradimento

Il rapporto con “Il padre”

Il rapporto con “Il padre”

Un padre

Il fatto che per la donna si tratti di passare dal legame con la madre al legame con un uomo, mentre per l’uomo si tratta di passare dalla madre alla donna è osservazione di Freud. In ogni caso sia per l’uomo che per la donna è indispensabile il rapporto con “Il padre”.

Cos’è l’amore?

Cos’è l’amore?

cos'è l'amore

Continuiamo ad interrogarci su cosa sia l’amore. Non siamo riusciti a darci una risposta convincente; siamo addirittura arrivati a concettualizzare l’idea che ci possa essere un amore malato. Questa idea la dice lunga su come siamo lontani dal darci una risposta convincente. Il suggerimento che ci è venuto dal lavoro dei partecipanti ad un gruppo è l’amore è  un “accadimento” da non confondere con lo pseudo accadimento che è quello dell’innamoramento. Nell’innamoramento quello che accade è quello che dice il buon senso e cioè che si perde la testa. Nel caso dell’amore l’accadimento è una sanzione che fa seguito ad un lungo lavoro.

Amore eterno

Amore eterno

amore eterno

Amore eterno finchè dura?

Se non si è in grado di differenziare un rapporto privilegiato, contingente oppure di una durata limitata (senza volerlo eterno ad ogni costo) da un rapporto esclusivo, la vita si complica. Nel senso che spinge a cercare un compromesso che sarà destinato comunque a diventare insoddisfacente.

Amore eterno

Convegno psicodramma

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 Convegno psicodramma

Convegno

Attualità dell’inconscio e pratica dello psicodramma freudiano

 Sabato 15 novembre 2014

Biblioteca San Giovanni
Via G.Passeri n° 105, Pesaro

PROGRAMMA

Mattino

Presenta il dr. Giorgio Tonelli

8,30 Registrazione dei partecipanti

 9,00
“La pratica terapeutica”
I cosiddetti “nuovi sintomi” possono o meno suggerire delle varianti alla nostra pratica di psicodrammatisti freudiani?

Relatori:

Silvia Tonelli (Pesaro).
Chiara Tartaglione  (Pesaro).
Fabiola Fortuna (Roma).

10,30  Coffee break

 11,00
“La pratica con bambini ed adolescenti”
Quale materiale di riflessione possiamo utilizzare dalla esperienza di trattamento di bambini e adolescenti?

 Relatori:

Cinzia Picciafuoco  (Pesaro).
Graziella Giorgetti (Fano, PU).
Mariella Cavicchioli (Pesaro)

13,00 Pausa pranzo

Pomeriggio

 

14,30
“Una pratica psicoterapeutica che non preclude la psicoanalisi”
Si può sostenere che la nostra pratica psicoterapeutica si differenzia da altre per il fatto che non preclude la psicoanalisi?

 

Relatori:

Henri Fromm (Parigi).
Isabelle Adreu (Parigi).
Catherine Lemoine (Parigi).

16,00 Pausa

 16,30
“La pratica formativa”
Come evitare che la nostra pratica formativa non si riduca ad uno standard? (Nel rispetto della Legge italiana che regolamenta le scuole di specializzazione in psicoterapia).

 

Relatori:

Raffaele Calabria (Ravenna).
Francesco Paolo Alexandre Madonia (Palermo).
Marie-Noëlle Gaudé  (Parigi).
Antonella Minnucci  (Pesaro).

 

18,30 Chiusura dei lavori

 I relatori sono docenti del Centro Paul Lemoine di Palermo e Pesaro e della SEPT di Parigi, unitamente ad altri docenti che, oltre alle diverse formazioni accademiche specifiche, vantano pratiche cliniche pluriennali in qualità di psicoanalisti, psicodrammatisti, psicoterapeuti e psichiatri

 

Convegno psicodramma

Accogliere o respingere

Accogliere o respingere l’altro?

accogliere o respingere

Molto si discute nel tentativo di risolvere il problema del rapporto con gli altri opponendo accogliere o respingere.
Questa alternativa è soltanto ideologica e quindi inutile nella pratica perché porta inevitabilmente ad un conflitto.
In maniera telegrafica è buona cosa accogliere a patto che l’altro, meglio entrambi, siano disponibili a diventare soci.

Domanda di aiuto

Domanda di aiuto

domanda di aiuto

L’inibizione insieme al sintomo ed all’angoscia è ciò che spinge a fare una domanda di aiuto. Spesso l’inibizione si accompagna al sentimento di non avere diritto. Grazie ad  una seduta recente abbiamo avuto occasione di toccare con mano che una modalità di non avere diritto è sottesa dalla tendenza a non indirizzarsi all’interlocutore giusto ma ad un suo sostituto.
Vale il detto “Si parla a nuora perché suocera intenda” ….In effetti si tratta della propria madre….

Domanda di aiuto

 

Fiducia

Fiducia

fiducia

Si preferisce avere fede piuttosto che avere fiducia; la fiducia richiede la capacità di dare un giudizio sull’altro concreto con cui si ha a che fare.
Grazie al lavoro di una paziente si è potuto constatare che nella sua storia non ha potuto esercitare il suo giudizio su una azione compiuta da sua madre, quando aveva pochi anni, perché questo fatto avrebbe comportato, immaginariamente, la perdita del presunto amore della madre.

Fiducia

Storia d’amore

Storia d’amore

storia d'amore

È sorprendente come la parola disponibilità, usata in modo particolarmente frequente dalle persone nella contemporaneità, possa servire a nascondere una avversione radicale nei confronti dell’altro.
Basti pensare a tante storie relazionali tra uomo e donna che hanno questa apparente “disponibilità” del tipo: in ogni caso restiamo solo amici. La frase può essere pronunciata sia all’inizio che alla fine di una storia. Guarda caso molti parlano di avere avuto una storia ma giustamente non si dice più una storia d’amore, giustamente perché si tratta di commedie.

Storia d’amore