Soddisfazione

La soddisfazione

soddisfazione

Si mantengono tenacemente delle relazioni insoddisfacenti per poter con esse  mantenere l’idea di una soddisfazione futura ed anche per aspirare ad una specie di autarchia o autonomia che in termine freudiano si chiama narcisismo. Il pensiero della soddisfazione, nel caso della nevrosi, non esiste. È un effetto di una cura freudiana che questo pensiero si formi. È anche vero che comunque la nevrosi comporta che ci si rivolga ad un altro. Sta all’altro  dimostrare di essere all’altezza di riconoscere che la domanda che gli viene rivolta ha a che fare con l’amore.

La relazione con l’altro

La relazione con l’altro

la relazione con l'altro

La frase ‘Mi ha rimessa al mondo’ che una partecipante ad un gruppo ha riferito a seguito di una risposta ad una sua domanda, è paradigmatica di una cura freudiana. È da precisare che sarebbe stato meglio  che la frase fosse stata : “Grazie per avermi messo nell’Universo; è stato il mio lavoro nel gruppo che ha permesso l’uscita dal ‘piccolo mondo’ della mia famiglia ed il poter approfittare di una relazione con uno qualunque dell’Universo.

Insoddisfazione

Insoddisfazione

insoddisfazione

Proponiamo alcune considerazioni sulla insoddisfazione. Purtroppo gli eventi della vita ci forniscono molte occasioni di essere insoddisfatti. Una recente seduta, grazie al lavoro in gruppo, ci ha permesso di toccare con mano che l’insoddisfazione come rumore di fondo alle nostre vite è frutto di una coltivazione. Ci auguriamo che i nostri interventi abbiano consentito anche ai partecipanti di prendere atto che alla origine di questa necessità di coltivarla c’è l’idea delirante di annullare la diversità immaginando di trovare una coincidenza con l’altro. Questo comporta, come conseguenza logica, che invece di trarre profitto dalla differenza ci si incammina verso il cercare di fare fuori l’altro.

Senso di colpa

Senso di colpa

senso di colpa

Molti conoscono il detto che consiglia ai mariti che tornano a casa di picchiare la moglie e di non preoccuparsi di sapere quale colpa attribuirle perché la moglie sicuramente lo sa. In realtà ” la sventurata” non lo sa. Il detto ha comunque un contenuto veritiero perché è difficile che una donna, ma anche un uomo, siano in grado di distinguere la colpa dal senso di colpa.
Freud addirittura ha affermato che il masochismo è l’oppio dei popoli.
Sarebbe bene tenerlo presente sia per chi lavora agli “sportelli” predisposti per ricevere le persone che lamentano di subire maltrattamenti sia per tutti gli psicoterapeuti e soprattutto gli psicoanalisti.

Un padre

Un padre

Un padre

Si constata che “un” padre, cioè colui che ci è capitato di avere nella vita, è sempre deludente rispetto ad un ideale di padre.
Ancora più deludente se la funzione di padre, intesa come quella di colui che impone un limite ai nostri desideri, è svolta dalla madre.
Ciò vale sia per il figlio che per la figlia. Vale a dire per l’uomo e per la donna.
Questo ideale è stato chiamato da Freud SuperIo definendolo come “alterazione dell’Io”; la conseguenza è la insoddisfazione di fondo nei rapporti amorosi ed erotici tra uomo e donna. Nella attualità si riscontra un tentativo di uscire dalla insoddisfazione con l’espandersi di perversione e psicosi.
Esiste però una alternativa a questa deriva….

Solitudine

Solitudine

solitudine

Non è sempre facile differenziare il sentimento della solitudine dalla costatazione che ciascuno è solo, nel senso che è diverso da tutti gli altri. Di conseguenza si può scivolare nell’idea che, prima o poi, “incontrerro’  l’amore’. Quindi si confonde l’innamoramento con l’amore . La differenza è palese: nell’innamoramento non si fa nessuna fatica (colpo di fulmine), nell’amore si tratta di fare un lavoro.
La fatica è in realtà la conseguenza dell’opporsi alla differenza dell’altro.

Conversazioni in biblioteca. La Separazione

Associazione G. B. Roseo
Soroptimist Club Pesaro
Biblioteca San Giovanni di Pesaro

presentano:

Conversazioni in Biblioteca:
“Cara ti amo…mi sento confusa”.

soroptimist-logo

 

Domenica 18 maggio ore 17.30:
“La separazione (ovvero la condizione umana)”

Relatori il dr.ssa Silvia Tonelli, psicologa e psicoanalista, e dr.ssa Alice Pari, psicologa.

La condizione umana è quella di poter riconoscere che il senso della vita non va da sé. L’uomo ha necessità di costruire un legame con gli altri uomini e quindi interporre fra sé e l’altro una norma. Infatti l’uomo, a differenza di “altre forme di vita animale”, è privo di istinti, cioè di schemi comportamentali programmati nei suoi geni.

Odio amore

Odio amore

odio amore

È sorprendente come i fallimenti della vita amorosa siano, almeno sul versante femminile, riconducibili, non tanto ad un degrado della vita amorosa, che rimane prerogativa prevalente negli uomini, quanto a confondere l’innamoramento con l’amore.
Il risultato non può essere che il fallimento che rivela che si è trattato, come insegna Lacan, di un hainamoration “odinnamoramento”.

Vergogna

Vergogna

vergogna

Il tema della vergogna, che si collega con la paura di perdere la faccia, è caratteristico della nevrosi. È difficile che le persone si accorgano, ed accettino, che questo sentimento ha a che fare con la pretesa di essere un Fallo. Detto trivialmente è la vergogna di riconoscersi come una testa di C…….

La guerra con l’altro

La guerra con l'altro

La guerra con l’altro può essere nella propria testa apparentemente da sempre, il lavoro della seduta ha dimostrato che questo deriva dall’avere in varia maniera rinunciato alla idea di potere avere un benefico dalla relazione con l’altro.
Una delle declinazioni è quella di rendere impotente il partner. Questo comporta che si apre la strada alla perversione in quanto si elimina la differenza tra il posto di soggetto ed il posto di altro.

Psicoterapia o psicoanalisi?

psicoterapia o psicoanalisi?

Psicoterapia o psicoanalisi?

Quello che differenzia la pratica psicodrammatica freudiana, come del resto la psicoanalisi, rispetto alle psicoterapie si riduce in fondo al fatto che la meta freudiana e di facilitare i pazienti a raggiungere la soddisfazione. Tutte le altre pratiche psicoterapeutiche hanno come meta l’efficienza prestazionale.
Avremo occasione di documentare quanto affermato sopra grazie al lavoro svolto in una recente seduta di psicodramma.