Senso di colpa

Senso di colpa

senso di colpa

Molti conoscono il detto che consiglia ai mariti che tornano a casa di picchiare la moglie e di non preoccuparsi di sapere quale colpa attribuirle perché la moglie sicuramente lo sa. In realtà ” la sventurata” non lo sa. Il detto ha comunque un contenuto veritiero perché è difficile che una donna, ma anche un uomo, siano in grado di distinguere la colpa dal senso di colpa.
Freud addirittura ha affermato che il masochismo è l’oppio dei popoli.
Sarebbe bene tenerlo presente sia per chi lavora agli “sportelli” predisposti per ricevere le persone che lamentano di subire maltrattamenti sia per tutti gli psicoterapeuti e soprattutto gli psicoanalisti.

Un padre

Un padre

Un padre

Si constata che “un” padre, cioè colui che ci è capitato di avere nella vita, è sempre deludente rispetto ad un ideale di padre.
Ancora più deludente se la funzione di padre, intesa come quella di colui che impone un limite ai nostri desideri, è svolta dalla madre.
Ciò vale sia per il figlio che per la figlia. Vale a dire per l’uomo e per la donna.
Questo ideale è stato chiamato da Freud SuperIo definendolo come “alterazione dell’Io”; la conseguenza è la insoddisfazione di fondo nei rapporti amorosi ed erotici tra uomo e donna. Nella attualità si riscontra un tentativo di uscire dalla insoddisfazione con l’espandersi di perversione e psicosi.
Esiste però una alternativa a questa deriva….

Solitudine

Solitudine

solitudine

Non è sempre facile differenziare il sentimento della solitudine dalla costatazione che ciascuno è solo, nel senso che è diverso da tutti gli altri. Di conseguenza si può scivolare nell’idea che, prima o poi, “incontrerro’  l’amore’. Quindi si confonde l’innamoramento con l’amore . La differenza è palese: nell’innamoramento non si fa nessuna fatica (colpo di fulmine), nell’amore si tratta di fare un lavoro.
La fatica è in realtà la conseguenza dell’opporsi alla differenza dell’altro.

Odio amore

Odio amore

odio amore

È sorprendente come i fallimenti della vita amorosa siano, almeno sul versante femminile, riconducibili, non tanto ad un degrado della vita amorosa, che rimane prerogativa prevalente negli uomini, quanto a confondere l’innamoramento con l’amore.
Il risultato non può essere che il fallimento che rivela che si è trattato, come insegna Lacan, di un hainamoration “odinnamoramento”.

Vergogna

Vergogna

vergogna

Il tema della vergogna, che si collega con la paura di perdere la faccia, è caratteristico della nevrosi. È difficile che le persone si accorgano, ed accettino, che questo sentimento ha a che fare con la pretesa di essere un Fallo. Detto trivialmente è la vergogna di riconoscersi come una testa di C…….

La guerra con l’altro

La guerra con l'altro

La guerra con l’altro può essere nella propria testa apparentemente da sempre, il lavoro della seduta ha dimostrato che questo deriva dall’avere in varia maniera rinunciato alla idea di potere avere un benefico dalla relazione con l’altro.
Una delle declinazioni è quella di rendere impotente il partner. Questo comporta che si apre la strada alla perversione in quanto si elimina la differenza tra il posto di soggetto ed il posto di altro.

Psicoterapia o psicoanalisi?

psicoterapia o psicoanalisi?

Psicoterapia o psicoanalisi?

Quello che differenzia la pratica psicodrammatica freudiana, come del resto la psicoanalisi, rispetto alle psicoterapie si riduce in fondo al fatto che la meta freudiana e di facilitare i pazienti a raggiungere la soddisfazione. Tutte le altre pratiche psicoterapeutiche hanno come meta l’efficienza prestazionale.
Avremo occasione di documentare quanto affermato sopra grazie al lavoro svolto in una recente seduta di psicodramma.

Attrazione fatale

attrazione fatale

Attrazione fatale

L’attrazione fatale” e molto più frequente di quanto non si creda. È importante riuscire a distinguerla nelle sue varianti psicopatologiche che a vite si intrecciano, ci riferiamo alle componenti nevrotiche psicotiche o perverse. Il tratto che li accomuna è che l’amore deve essere impossibile…..

Invidia

Invidia

invidia

Da sempre si sa che l’invidia è la fonte di molti mali, quello che è emerso dal lavoro del gruppo è una possibile modalità di evitare l’invidia sacrificandosi. Il conseguente lamento produce ostilità nell’altro e si instaura un rapporto conflittuale che deriva appunto dal cercare di nascondere l’invidia.

Padre

Padre

padre

Prima di chiedersi “A cosa serve un padre?” dovremmo distinguere un padre da il padre. Da Lacan abbiamo imparato che la psicosi si scatena proprio quando si incontra un padre.
Questo ci dà occasione per distinguere l’incontro dall’appuntamento; il rischio è che se si cerca l’incontro è facile arrivare allo scontro.

Immagine di sè

immagine di sè

Immagine di sé.

I rapporti per essere soddisfacenti necessitano di essere mediati. Il problema è che spesso questa mediazione si regge solo su una immagine di se stessi da presentare all’altro. La conseguenza è che questa modalità viene sentita come falsa.
La soluzione auspicabile è che al posto dell’immagine mediatrice si costituisca un rappresentante. Una sorta di ambasciatore.