Schiavitù

schiavitù

Schiavitù

Sarebbe utile che ci decidessimo a chiamare le cosi dette “dipendenze patologiche” come schiavitù.
Questo perché il termine dipendenza verrebbe nobilitato come la sana caratteristica dell’uomo di avere necessità, appunto per la sua salute, di un legame con l’altro ed è proprio questo ciò che constatiamo grazie al lavoro che viene svolto nei nostri gruppi.

Il fantasma della libertà

il fantasma della libertà

Il fantasma della libertà

Una recente seduta ci ha illustrato alcuni modi che la nevrosi utilizza per mantenere in piedi quella che è la fantasia della “libertà” vale a dire la fantasia di poter fare a meno dell’assumere un obbligo con l’altro. L’inconscio reagisce producendo Inibizione Sintomo Angoscia.
Va ad onore della nevrosi mantenere la necessità di rivoltarsi a qualcuno. Qualcuno che sta poi al paziente giudicare se la fiducia che gli ha concesso è meritevole del credito dato.

Guerra tra i sessi

guerra tra i sessi

DALLA GUERRA TRA I SESSI AL PATTO

Con la perdita dei riferimenti ai ruoli sociali maschili e femminili la relazione uomo donna oscilla tra l’insoddisfazione e la guerra dichiarata.
In realtà entrambe le soluzioni sono la conseguenza dell’annullamento della differenza sessuale ad opera della teoria fallica.
Si può intravvedere che si tratta di poter effettuare un patto una volta individuata la possibilità di porre una legge.

Cambiamento

cambiamento

Cambiamento

L’alternativa alla fissazione è il cambiamento, questo riguarda non tanto le modificazioni formali o i colpi di testa che si possono prendere nella vita, ma l’idea che ci sia complementarietà tra un soggetto e l’altro; accettando che soggetto e altro siano solo due luoghi, in cui ciascuno può porsi alternativamente .

Autorizzarsi

Autorizzarsi

Autorizzarsi

Da una seduta recente, si è evidenziato che la confusione declinata nevroticamente “Ma il mio disagio dipende da me o dall’altro?”, “ Non voglio essere come mia madre” o “Non voglio essere come mio padre” non può che essere senza via di uscita.
Per uscire da questo empasse è necessario ricorrere ad una seduta recente in cui si è evidenziato che la confusione declinata nevroticamente “Ma il mio disagio dipende da me o dall’altro?”, “ Non voglio essere come mia madre” o “Non voglio essere come mio padre” non può che essere senza via di uscita.
Per uscire da questo empasse è necessario ricorrere ad un autorizzarsi, riconoscere e privilegiare i propri desideri.

Narcisismo

narcisismo

Narcisismo

E’ noto che per l’essere umano è necessario istituire un legame con l’altro.
Dal lavoro di una recente seduta del gruppo di Psicodramma Freudiano si è potuto verificare che nell’avvicinarsi l’uno all’altro si inciampa nella problematicità della scelta di genere ….
Nella specifica situazione da noi osservata si è potuto assistere alla scelta per “omo-filia” come tentativo di difesa dal pericolo del Narcisismo.

Innamoramento e amore

Innamoramento e amore

Innamoramento e amore

Lasciare o essere lasciati.
Non è tanto se è preferibile scegliere di “lasciare” piuttosto che di “essere lasciati” in una relazione amorosa.
In realtà, si tratta, il più delle volte, di individuare che cosa, piuttosto di chi, deve essere lasciato.
In una osservazione recente, è stato palese dal lavoro del gruppo, che ciò che era in questione, era la necessità di desistere da una teoria che confonde l’amore con l’innamoramento.

Aggressività

Aggressività

Aggressività

Questa parola è sortita durante una seduta di lavoro in gruppo. Grazie ai partecipanti, attraverso la pratica dello psicodramma freudiano, si è potuto constatare come questo sentimento non esista nell’uomo (e neppure nel mondo animale).
Esiste, tuttavia, la violenza e la rivalità, che sono un derivato dell’odio. Odio per l’altro. Questo ha la sua origine nell’invidia: l’altro è più fortunato perché non è mancante di nulla.
Una soluzione nevrotica e, pertanto, ubiquitaria, è che la “mancanza” da cui ci si sente afflitti scomparirebbe se si possedesse l’oggetto in grado di colmarne la beanza.
Lacan suggerisce che questo oggetto è il “fallo”.

Tragedia e commedia

Tragedia e commedia

Tragedia e commedia

Nella vita, capita di passare dalla tragedia al sorriso, quando si riconosce ed accetta il limite personale e quello altrui.
Ma più frequentemente, senza rendersene conto, dalla tragedia si passa alla commedia, recitando un ruolo, semplicemente per non perdere il rapporto con gli altri
Altra soluzione più inquietante è quella di non accettare la commedia, ma di passare alla farsa…