Cinzia ci ha lasciati. Dopo una malattia che da tempo l’aveva colpita, privandoci dell’incontro in presenza, negli ultimi giorni la situazione è precipitata. L’eco di questo evento si è diffusa rapidamente tra le persone che l’hanno potuta incontrare, che hanno potuto fare con lei una parte del loro cammino nell’esperienza lavorativa-associativa apprezzando il suo tratto unico, il suo modo singolarissimo di fare posto all’altro, di accoglierlo come soggetto.
Questo suo stile l’ha portata ad essere riconosciuta e stimata sia nella sua pratica lavorativa che nel privato. I lunghi anni di lavoro in cui abbiamo condiviso la pratica dello psicodramma, e che ci hanno portato in situazioni non sempre facili, sono stati sempre accompagnati dalla carezza del suo sorriso e resi più leggeri dalle sue parole di aiuto e conforto sempre presenti.
Anche gli amici della SEPT di Parigi la ricordano con affetto e si uniscono al cordoglio per la sua perdita.
Cinzia è sempre stata dal lato dello scarto fecondo, dal lato della posizione dell’analista come incarnazione dell’oggetto causa di desiderio. Questa radicalità le era straordinariamente congeniale ed i suoi effetti si sono irradiati in coloro che si sono confrontati con lei, o che più semplicemente l’hanno potuta incontrare, rimanendo colpiti da questo suo stile così prossimo all’atto analitico.
E’ stato toccante vedere i tanti messaggi di cordoglio arrivati appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa. E’ questa l’eredità inestimabile che Cinzia lascia alla nostra Associazione: quest’atmosfera unica che ha saputo creare e coltivare nel tempo trasmettendola a tutti noi. Atmosfera che è contagiosa nella buona maniera, che si trasmette, che lascia il segno e porterà sempre il ricordo di Cinzia.
Per l’amicizia e l’insegnamento che ho avuto l’onore di ricevere e condividere con lei, e a nome dell’Associazione che qui rappresento, porto a Cinzia l’estremo saluto, e alla sua famiglia e a tutti i colleghi e persone che la hanno amata e la amano il mio più sentito abbraccio.
Il Presidente Antonella Minnucci e tutti i soci dell’Associazione Roseo