l’altro come oggetto

l’altro come oggetto

l'altro come oggetto
Vi è un interrogativo che spesso si presenta nel lavoro dei pazienti in gruppo. Esso è conseguenza della constatazione che il rapporto con l’altro non è fonte di beneficio ma di malessere.
Può prendere l’aspetto: “Dipende da me o dall’altro?” oppure : “Devo rassegnarmi al sentimento della solitudine o sto commettendo un errore intorno al quale non ho consapevolezza?”.
L’errore dipende dal fatto che si crede di avere a che fare con un altro mentre, in realtà, si vorrebbe avere a che fare con l’altro come oggetto.

l’altro come oggetto

Chi pena fa, pena ti dà

Chi pena fa, pena ti dà

chi pena fa, pena ti dà
“Chi pena fa, pena ti dà” è una frase della tradizione popolare citata da un partecipante ad un gruppo di psicodramma freudiano. Il lavoro che si è svolto nella seduta ha permesso di avanzare al di là della semplice constatazione. Si è evidenziato che c’è a monte una difficoltà di giudizio quanto alla dignità dell’altro. Vale a dire che il giudizio non è esercitabile perché impedito dal pregiudizio riguardante “l’amore”.

Cos’è l’amore?

Cos’è l’amore?

cos'è l'amore

Continuiamo ad interrogarci su cosa sia l’amore. Non siamo riusciti a darci una risposta convincente; siamo addirittura arrivati a concettualizzare l’idea che ci possa essere un amore malato. Questa idea la dice lunga su come siamo lontani dal darci una risposta convincente. Il suggerimento che ci è venuto dal lavoro dei partecipanti ad un gruppo è l’amore è  un “accadimento” da non confondere con lo pseudo accadimento che è quello dell’innamoramento. Nell’innamoramento quello che accade è quello che dice il buon senso e cioè che si perde la testa. Nel caso dell’amore l’accadimento è una sanzione che fa seguito ad un lungo lavoro.

Amore eterno

Amore eterno

amore eterno

Amore eterno finchè dura?

Se non si è in grado di differenziare un rapporto privilegiato, contingente oppure di una durata limitata (senza volerlo eterno ad ogni costo) da un rapporto esclusivo, la vita si complica. Nel senso che spinge a cercare un compromesso che sarà destinato comunque a diventare insoddisfacente.

Amore eterno

Storia d’amore

Storia d’amore

storia d'amore

È sorprendente come la parola disponibilità, usata in modo particolarmente frequente dalle persone nella contemporaneità, possa servire a nascondere una avversione radicale nei confronti dell’altro.
Basti pensare a tante storie relazionali tra uomo e donna che hanno questa apparente “disponibilità” del tipo: in ogni caso restiamo solo amici. La frase può essere pronunciata sia all’inizio che alla fine di una storia. Guarda caso molti parlano di avere avuto una storia ma giustamente non si dice più una storia d’amore, giustamente perché si tratta di commedie.

Storia d’amore

Innamoramento

Innamoramento

innamoramento

Un buon suggerimento sul meccanismo che il più delle volte innesca l’innamoramento nella donna, è stato ben immaginato da una paziente. Riferisce la scena di un film in cui un venditore per simulare che le sue aragoste erano vive le investiva con una scossa elettrica. Su questa linea possiamo aggiungere che per l’uomo è più frequente che la scossa venga prodotta utilizzando il “fantasma’ sempre come marchingegno per resuscitare il morto……

Soddisfazione

La soddisfazione

soddisfazione

Si mantengono tenacemente delle relazioni insoddisfacenti per poter con esse  mantenere l’idea di una soddisfazione futura ed anche per aspirare ad una specie di autarchia o autonomia che in termine freudiano si chiama narcisismo. Il pensiero della soddisfazione, nel caso della nevrosi, non esiste. È un effetto di una cura freudiana che questo pensiero si formi. È anche vero che comunque la nevrosi comporta che ci si rivolga ad un altro. Sta all’altro  dimostrare di essere all’altezza di riconoscere che la domanda che gli viene rivolta ha a che fare con l’amore.

Solitudine

Solitudine

solitudine

Non è sempre facile differenziare il sentimento della solitudine dalla costatazione che ciascuno è solo, nel senso che è diverso da tutti gli altri. Di conseguenza si può scivolare nell’idea che, prima o poi, “incontrerro’  l’amore’. Quindi si confonde l’innamoramento con l’amore . La differenza è palese: nell’innamoramento non si fa nessuna fatica (colpo di fulmine), nell’amore si tratta di fare un lavoro.
La fatica è in realtà la conseguenza dell’opporsi alla differenza dell’altro.

Odio amore

Odio amore

odio amore

È sorprendente come i fallimenti della vita amorosa siano, almeno sul versante femminile, riconducibili, non tanto ad un degrado della vita amorosa, che rimane prerogativa prevalente negli uomini, quanto a confondere l’innamoramento con l’amore.
Il risultato non può essere che il fallimento che rivela che si è trattato, come insegna Lacan, di un hainamoration “odinnamoramento”.

Attrazione fatale

attrazione fatale

Attrazione fatale

L’attrazione fatale” e molto più frequente di quanto non si creda. È importante riuscire a distinguerla nelle sue varianti psicopatologiche che a vite si intrecciano, ci riferiamo alle componenti nevrotiche psicotiche o perverse. Il tratto che li accomuna è che l’amore deve essere impossibile…..

Innamoramento e amore

Innamoramento e amore

Innamoramento e amore

Lasciare o essere lasciati.
Non è tanto se è preferibile scegliere di “lasciare” piuttosto che di “essere lasciati” in una relazione amorosa.
In realtà, si tratta, il più delle volte, di individuare che cosa, piuttosto di chi, deve essere lasciato.
In una osservazione recente, è stato palese dal lavoro del gruppo, che ciò che era in questione, era la necessità di desistere da una teoria che confonde l’amore con l’innamoramento.