Amore eterno

Amore eterno

amore eterno

Amore eterno finchè dura?

Se non si è in grado di differenziare un rapporto privilegiato, contingente oppure di una durata limitata (senza volerlo eterno ad ogni costo) da un rapporto esclusivo, la vita si complica. Nel senso che spinge a cercare un compromesso che sarà destinato comunque a diventare insoddisfacente.

Amore eterno

Convegno psicodramma

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 Convegno psicodramma

Convegno

Attualità dell’inconscio e pratica dello psicodramma freudiano

 Sabato 15 novembre 2014

Biblioteca San Giovanni
Via G.Passeri n° 105, Pesaro

PROGRAMMA

Mattino

Presenta il dr. Giorgio Tonelli

8,30 Registrazione dei partecipanti

 9,00
“La pratica terapeutica”
I cosiddetti “nuovi sintomi” possono o meno suggerire delle varianti alla nostra pratica di psicodrammatisti freudiani?

Relatori:

Silvia Tonelli (Pesaro).
Chiara Tartaglione  (Pesaro).
Fabiola Fortuna (Roma).

10,30  Coffee break

 11,00
“La pratica con bambini ed adolescenti”
Quale materiale di riflessione possiamo utilizzare dalla esperienza di trattamento di bambini e adolescenti?

 Relatori:

Cinzia Picciafuoco  (Pesaro).
Graziella Giorgetti (Fano, PU).
Mariella Cavicchioli (Pesaro)

13,00 Pausa pranzo

Pomeriggio

 

14,30
“Una pratica psicoterapeutica che non preclude la psicoanalisi”
Si può sostenere che la nostra pratica psicoterapeutica si differenzia da altre per il fatto che non preclude la psicoanalisi?

 

Relatori:

Henri Fromm (Parigi).
Isabelle Adreu (Parigi).
Catherine Lemoine (Parigi).

16,00 Pausa

 16,30
“La pratica formativa”
Come evitare che la nostra pratica formativa non si riduca ad uno standard? (Nel rispetto della Legge italiana che regolamenta le scuole di specializzazione in psicoterapia).

 

Relatori:

Raffaele Calabria (Ravenna).
Francesco Paolo Alexandre Madonia (Palermo).
Marie-Noëlle Gaudé  (Parigi).
Antonella Minnucci  (Pesaro).

 

18,30 Chiusura dei lavori

 I relatori sono docenti del Centro Paul Lemoine di Palermo e Pesaro e della SEPT di Parigi, unitamente ad altri docenti che, oltre alle diverse formazioni accademiche specifiche, vantano pratiche cliniche pluriennali in qualità di psicoanalisti, psicodrammatisti, psicoterapeuti e psichiatri

 

Convegno psicodramma

Accogliere o respingere

Accogliere o respingere l’altro?

accogliere o respingere

Molto si discute nel tentativo di risolvere il problema del rapporto con gli altri opponendo accogliere o respingere.
Questa alternativa è soltanto ideologica e quindi inutile nella pratica perché porta inevitabilmente ad un conflitto.
In maniera telegrafica è buona cosa accogliere a patto che l’altro, meglio entrambi, siano disponibili a diventare soci.

Domanda di aiuto

Domanda di aiuto

domanda di aiuto

L’inibizione insieme al sintomo ed all’angoscia è ciò che spinge a fare una domanda di aiuto. Spesso l’inibizione si accompagna al sentimento di non avere diritto. Grazie ad  una seduta recente abbiamo avuto occasione di toccare con mano che una modalità di non avere diritto è sottesa dalla tendenza a non indirizzarsi all’interlocutore giusto ma ad un suo sostituto.
Vale il detto “Si parla a nuora perché suocera intenda” ….In effetti si tratta della propria madre….

Domanda di aiuto

 

Fiducia

Fiducia

fiducia

Si preferisce avere fede piuttosto che avere fiducia; la fiducia richiede la capacità di dare un giudizio sull’altro concreto con cui si ha a che fare.
Grazie al lavoro di una paziente si è potuto constatare che nella sua storia non ha potuto esercitare il suo giudizio su una azione compiuta da sua madre, quando aveva pochi anni, perché questo fatto avrebbe comportato, immaginariamente, la perdita del presunto amore della madre.

Fiducia

Storia d’amore

Storia d’amore

storia d'amore

È sorprendente come la parola disponibilità, usata in modo particolarmente frequente dalle persone nella contemporaneità, possa servire a nascondere una avversione radicale nei confronti dell’altro.
Basti pensare a tante storie relazionali tra uomo e donna che hanno questa apparente “disponibilità” del tipo: in ogni caso restiamo solo amici. La frase può essere pronunciata sia all’inizio che alla fine di una storia. Guarda caso molti parlano di avere avuto una storia ma giustamente non si dice più una storia d’amore, giustamente perché si tratta di commedie.

Storia d’amore

Quando le donne parlano male degli uomini

Quando le donne parlano male degli uomini

quando le donne parlano male degli uomini

Ancora una volta il lavoro del gruppo ha messo in evidenza che, quando le donne parlano male degli uomini, è perché sono cariche di amore ed odio per la donna. Questo aspetto nella maggior parte dei casi alleggerisce la posizione delle donne quando chiaccerano tra loro ma dietro la porta rimane il rischio di rovinarsi l’esistenza. Con qualche variante la stessa cosa vale per gli uomini.

Un padre

Un padre

Un padre

Prendiamo spunto da due sogni portati in un gruppo ed avvicinati dallo stesso autore per questi particolari: nel primo egli abbraccia con piacere il figlio, nel secondo sogno abbraccia, sempre con piacere, il padre. È la dimostrazione della confusione tra padre e figlio. Si dimentica che anche il padre è stato prima di tutto figlio.
La condizione umana è quella di essere figli. Questo dovrebbe comportare di pensare alla paternità o anche alla maternità come eventi che possono capitare nel corso della vita, ma guai a credersi Un Padre o Una Madre. Ne deriva la difficoltà ad avere rapporto tra uomo e donna. Credo che basta guardarsi intorno per constatare che spesso è così.

Innamoramento

Innamoramento

innamoramento

Un buon suggerimento sul meccanismo che il più delle volte innesca l’innamoramento nella donna, è stato ben immaginato da una paziente. Riferisce la scena di un film in cui un venditore per simulare che le sue aragoste erano vive le investiva con una scossa elettrica. Su questa linea possiamo aggiungere che per l’uomo è più frequente che la scossa venga prodotta utilizzando il “fantasma’ sempre come marchingegno per resuscitare il morto……

Soddisfazione

La soddisfazione

soddisfazione

Si mantengono tenacemente delle relazioni insoddisfacenti per poter con esse  mantenere l’idea di una soddisfazione futura ed anche per aspirare ad una specie di autarchia o autonomia che in termine freudiano si chiama narcisismo. Il pensiero della soddisfazione, nel caso della nevrosi, non esiste. È un effetto di una cura freudiana che questo pensiero si formi. È anche vero che comunque la nevrosi comporta che ci si rivolga ad un altro. Sta all’altro  dimostrare di essere all’altezza di riconoscere che la domanda che gli viene rivolta ha a che fare con l’amore.