Psicoterapia o psicoanalisi?

psicoterapia o psicoanalisi?

Psicoterapia o psicoanalisi?

Quello che differenzia la pratica psicodrammatica freudiana, come del resto la psicoanalisi, rispetto alle psicoterapie si riduce in fondo al fatto che la meta freudiana e di facilitare i pazienti a raggiungere la soddisfazione. Tutte le altre pratiche psicoterapeutiche hanno come meta l’efficienza prestazionale.
Avremo occasione di documentare quanto affermato sopra grazie al lavoro svolto in una recente seduta di psicodramma.

Attrazione fatale

attrazione fatale

Attrazione fatale

L’attrazione fatale” e molto più frequente di quanto non si creda. È importante riuscire a distinguerla nelle sue varianti psicopatologiche che a vite si intrecciano, ci riferiamo alle componenti nevrotiche psicotiche o perverse. Il tratto che li accomuna è che l’amore deve essere impossibile…..

Invidia

Invidia

invidia

Da sempre si sa che l’invidia è la fonte di molti mali, quello che è emerso dal lavoro del gruppo è una possibile modalità di evitare l’invidia sacrificandosi. Il conseguente lamento produce ostilità nell’altro e si instaura un rapporto conflittuale che deriva appunto dal cercare di nascondere l’invidia.

Padre

Padre

padre

Prima di chiedersi “A cosa serve un padre?” dovremmo distinguere un padre da il padre. Da Lacan abbiamo imparato che la psicosi si scatena proprio quando si incontra un padre.
Questo ci dà occasione per distinguere l’incontro dall’appuntamento; il rischio è che se si cerca l’incontro è facile arrivare allo scontro.

Immagine di sè

immagine di sè

Immagine di sé.

I rapporti per essere soddisfacenti necessitano di essere mediati. Il problema è che spesso questa mediazione si regge solo su una immagine di se stessi da presentare all’altro. La conseguenza è che questa modalità viene sentita come falsa.
La soluzione auspicabile è che al posto dell’immagine mediatrice si costituisca un rappresentante. Una sorta di ambasciatore.

Schiavitù

schiavitù

Schiavitù

Sarebbe utile che ci decidessimo a chiamare le cosi dette “dipendenze patologiche” come schiavitù.
Questo perché il termine dipendenza verrebbe nobilitato come la sana caratteristica dell’uomo di avere necessità, appunto per la sua salute, di un legame con l’altro ed è proprio questo ciò che constatiamo grazie al lavoro che viene svolto nei nostri gruppi.

Il fantasma della libertà

il fantasma della libertà

Il fantasma della libertà

Una recente seduta ci ha illustrato alcuni modi che la nevrosi utilizza per mantenere in piedi quella che è la fantasia della “libertà” vale a dire la fantasia di poter fare a meno dell’assumere un obbligo con l’altro. L’inconscio reagisce producendo Inibizione Sintomo Angoscia.
Va ad onore della nevrosi mantenere la necessità di rivoltarsi a qualcuno. Qualcuno che sta poi al paziente giudicare se la fiducia che gli ha concesso è meritevole del credito dato.

Psicodramma freudiano e relazione terapeutica

Psicodramma freudiano e relazione terapeutica

psicodramma freudiano

Vede finalmente la luce la prima pubblicazione dell’Associazione Roseo dal titolo “Psicodramma freudiano e relazione terapeutica”.
Si tratta della raccolta di preziosi interventi sull’uso del dispositivo dello psicodramma presentati nel corso della Tavola Rotonda organizzata a Pesaro dall’associazione stessa.
Hanno collaborato alla sua stesura docenti di grande competenza teorico-pratica come: Giorgio Tonelli, Piero Feliciotti, Raffaele Calabria, Antonella Minnucci, Silvia Tonelli, Marcella Cannalire, Orfeo Verdicchio, ed il compianto dr. Carlo Viganò in uno dei suoi ultimi preziosi contributi all’inquadramento teorico di questa pratica clinica.
Chi fosse interessato ad avere una copia della pubblicazione può contattarci allo 0721 34340 oppure inviare una mail a info@psicodrammaonline.com

Guerra tra i sessi

guerra tra i sessi

DALLA GUERRA TRA I SESSI AL PATTO

Con la perdita dei riferimenti ai ruoli sociali maschili e femminili la relazione uomo donna oscilla tra l’insoddisfazione e la guerra dichiarata.
In realtà entrambe le soluzioni sono la conseguenza dell’annullamento della differenza sessuale ad opera della teoria fallica.
Si può intravvedere che si tratta di poter effettuare un patto una volta individuata la possibilità di porre una legge.

Tavola rotonda 2011

brain

Presentazione dei lavori della Tavola  rotonda tenuta a Pesaro il giorno 3 Dicembre 2011

Psicodramma Freudiano e pratiche psicoterapeutiche

 La parola psicoterapia è soggetta a quello che chiamerei una inflazione per analogia alla inflazione economica. Tutti sapiamo che inflazione in economia significa la perdita del potere di acquisto della unità monetaria e di conseguenza il rischio che questa diventi carta straccia.

Nel nostro caso constatiamo che la parola psicoterapia intende definire una serie di pratiche, oggi dilaganti,  assai diverse tra loro da confondere o annullare qualsiasi specificità e valore. Questo fatto riguarda sia la parola terapia che il suo prefisso psico; insomma si rischia che nessuno sappia cosa voglia dire psicoterapia.

C’è una eventualità dannosa ancora più importante a mio parere ed è che per questa via venga cancellato il risultato del lavoro di Freud che ha aperto un nuovo campo di ricerca, si potrebbe dire una nuova psicologia, oltre ad avere reso possibile una logica nelle pratiche di cura conseguenti alle sue scoperte.

Si tratta di avere individuato un errore, che proviene dalla tradizione filosofica classica, e cioè di definire la psiche come un principio identificato con la prima e più importante delle funzioni vitali (il respiro) e viene quindi a corrispondere ad un concetto di anima più o meno smaterializzata.

Freud, al contrario, ha valorizzato il corpo umano riconoscendo implicitamente che si tratta di un corpo di fatto collocabile al di là della natura senza per questo che vi sia alcuna necessità di dedurre l’esistenza di un concetto vago come quello di anima, foriero di conseguenze micidiali. Per esempio le guerre di religione. Dimenticando che respirano anche molti animali: semmai lo specifico dell’uomo risiede nella capacita di pensare e nell’uso del linguaggio.

Questa affermazione non comporta che si debba eliminare la parola psiche (o anima) purché la si definisca, come riporta un diffuso dizionario della lingua italiana, “ il complesso dei fenomeni e delle funzioni che consentono all’individuo di formarsi una esperienza di sé e del mondo, e di agire in conseguenza”.

Questa definizione, sulla quale credo che tutti possano convenire, apre degli interrogativi sulla ultima parte: “agire di conseguenza”.

Anche nella psicopatologia si agisce anche se l’agire psicopatologico si caratterizza per la coazione a ripetere e per il danno che consegue a se stessi o al prossimo o a entrambi. Inoltre , a differenza della patologia medica, non si trova una causa per il semplice fatto che non  c’è. Si tratta infatti di una “scelta” del soggetto stesso.

Dunque la terapia della malattie della psiche, la psicoterapia, è tale solo se facilita al malato la possibilità di una scelta più vantaggiosa rispetto a quella che ha fatto e che continua a ripetere.

Qui si apre l’alternativa: si può intervenire attraverso consigli, spiegazioni, incoraggiamenti, comandi e quant’altro, cioè secondo il modello transitivo della medicina, nel quale il sapere sta dalla parte del curante ed è costui che agisce, oppure secondo il modello inventato da Freud di riservare il compito di  agire (anche parlare è una azione) al paziente nella convinzione che questi abbia una originaria capacità di scelta che la patologia ha deviato. La funzione svolta dal terapeuta freudiano è quella di facilitare la riconquista di una capacità di agire con maggiore libertà.

Per quali vie lo psicodramma freudiano è in grado di svolgere questa funzione al fine  di ottenere che il paziente possa agire con maggiore libertà?.

Pesaro, novembre 2011                                                         Giorgio  TONELLI

Cambiamento

cambiamento

Cambiamento

L’alternativa alla fissazione è il cambiamento, questo riguarda non tanto le modificazioni formali o i colpi di testa che si possono prendere nella vita, ma l’idea che ci sia complementarietà tra un soggetto e l’altro; accettando che soggetto e altro siano solo due luoghi, in cui ciascuno può porsi alternativamente .